LA RADIOFREQUENZA
Un trattamento per la terapia del dolore
La radiofrequenza è un trattamento antalgico in grado di interrompere temporaneamente o definitivamente le vie nocicettive di trasmissione del dolore, attraverso la denervazione parziale o totale delle trasmissioni nervose periferiche ottenuta mediante l’utilizzo di una tecnica percutanea mini invasiva, che si avvale di un generatore di radiofrequenze (particolare corrente elettrica), che invia l’impuso elettrico tramite un puntale miniaturizzato introdotto con un ago posizionato con l’ausilio di un fluoroscopio (apparecchio radiografico).
Le indicazioni all’ uso delle radiofrequenze in ortopedia sono:
PATOLOGIE RACHIDEE
- sindrome delle faccette zigoapofisarie;
- cervicobrachialgia, cefalea cervicale, nevralgia occipitale di Arnold;
- dolore dorsale con neurite intercostale;
- dolore spondilotico e disco genico;
- coccigodinie, dolori perineali e pelvici;
- dolore rachideo post-chirurgico.
PATOLOGIE DIVERSE
- nevralgia del trigemino;
- nevralgia del nervo pudendo;
- nevralgia post-erpetica;
- neuroma di Morton;
- artrosi del ginocchio, anca e spalla;
- osteoma osteoide.
Quando vi è indicazione al trattamento con radiofrequenze:
quando i trattamenti conservativi convenzionali (farmacologici e terapie fisiche) non hanno funzionato, in pazienti che non possono assumere farmaci antidolorifici e in pazienti che non possono essere operati.
Controindicazioni sono: le coagulopatie, l’uso di farmaci anticoagulanti, infezione sistemica o meningea.
Vantaggi: procedura mini-invasiva, priva di effetti collaterali se si rispettano le indicazioni, eseguibile in regime di ricovero breve, effetto temporaneo e/o permanente (pulsata/continua), procedura ripetibile nel tempo.